martedì 21 maggio 2013

COME CUCINARE GLI SPAGHETTI ALLE VONGOLE





COME CUCINARE GLI SPAGHETTI ALLE VONGOLE







Per quanto riguarda le dosi, lascio la scelta a voi. Generalmente non meno di un chilo 
di vongole per 4 persone

1) Lavate accuratamente le vongole strofinandole una con l'altra in modo da sentire anche se 
   c'è qualche guscio pieno di sabbia. Se avete dei dubbi sbattetele l'una contro l'altra.
   Mettetele in una casseruola, fatele aprire sul fuoco, sgusciatele e lasciatene qualcuna intera
   per decorare. Se ce n'è bisogno filtrate il liquido di cottura (ma se siete state attente 
   nella selezione delle vongole non dovrebbe essercene bisogno)

2) Tritate finemente uno spicchio d'aglio e qualche rametto di prezzemolo,  mettete in una
   padella due/tre cucchiai di olio e fate soffriggere il trito badando a non far bruciare l'aglio.
   La padella dev'essere abbastanza grande da consentire di saltare gli spaghetti a metà
   cottura 

3) Unite le vongole,  un poco di liquido di cottura e un pò di brodo di carne (va bene anche se                
     fatto col dado  granulare), mescolate per far insaporire, aggiungete il pepe (se gradito) ,      
     coprite e spegnete il fuoco

4) Lessate la pasta in acqua salata, a metà cottura scolatela conservando un pò di acqua di
   cottura, mettete in pentola il liquido di cottura delle vongole che vi è rimasto e fatela 
   insaporire per una ventina di secondi badando che non si attacchi sul fondo

5) Versate il tutto nella padella e saltatela a fiamma alta fino al raggiungimento del grado di
   cottura desiderato. Se necessario usate l'acqua della pasta che avete conservato

6) Servite con un filo d'olio,  qualche foglia di prezzemolo e decorate con le vongole che 
     avevate lasciato intere.

    Con questo piatto vi leccherete le dita!!!

mercoledì 15 maggio 2013

COME FARE GLI SPAGHETTI ALLA PAPALINA




Si narra che le Fettuccine alla Papalina siano nate quando il cardinale Eugenio Pacelli, che da li a poco sarebbe diventato Papa Pio XII, chiese al ristorante che forniva i pasti al Vaticano un piatto particolare pur nel rispetto della tradizione culinaria romana. 







Spaghetti alla papalina
Ingredienti:
• 400 gr di spaghetti
• 4 uova
• 1 cipolla
• vino bianco secco
• 80 gr di burro o 40 gr di olio extravergine di oliva(preferibilmente)
• 100 gb di prosciutto cotto
• sale pepe
• parmigiano

Preparazione:

1. Tagliare ad anelli la cipolla in modo molto sottile
2. fare a pezzetti il prosciutto
3. mettere il prosciutto e la cipolla in un tegame con il burro o con l'olio fino a quando non
saranno leggermente dorati
4. versare mezzo bicchiere di vino bianco fin quando evapora
5. In una scodella mettere le uova con 3 cucchiai di parmigiano e pepe abbondante
6. Nel frattempo mettere a cucinare gli spaghetti e unire il tutto( quindi con la salsa d'uovo e il soffritto di prosciutto e cipolla).

giovedì 9 maggio 2013

MATRIMONIO EQUILIBRATO (FORMAGGIO CON LE PERE)










"AL CONTADINO NON FAR SAPERE QUANTO è BUONO IL CACIO CON LE PERE" Chissà quante volte abbiamo sentito questo detto popolare,
 senza conoscerne l'origine. Certo è che le pere sono state a lungo una delikatessen riservata ai signori i quali volendo riservare a sè il delicato frutto, probabilmente non amavano svelarne il ghiotto abbinamento ai contadini, mangiatori del rustico formaggio, per i quali rappresentava una delle poche fonti di proteine animali.
L'abbinamento del dolce-aromatico  con il sapido, però, non è nuovo  nella nostra tradizione gastronomica.
Basti pensare al profumato melone (ma pure ai fichi) sposato al prosciutto crudo,un classico antipasto. 
Nel gioco del gusto infatti, i vari sapori non si sommano semplicemente, ma ciascuno influenza la percezione dell'altro. 
Così il sapore deciso dei formaggi stagionati (dal taleggio, a maturazione breve, al gorgonzola, a maturazione media, 
fino al grana e al pecorino, a maturazione lenta) viene smorzato dalla dolce freschezza della pera (ma anche dell'uva) e,
nello stesso tempo, rinforzato da quella punta di acidità sempre presente nella frutta.
L'apporto glicedico e lipidico del formaggio : l'insieme , con un pezzettino di pane, costituisce  un cibo sano , nutriente e di facile digestione, un ottimo rompidigiuno, con molto più gusto. La pera più adatta per  l'abbinamento col formaggio? Tra tutte, l'acidula Bergamotta, morbida e sugosa.





RISOTTO CON PORRI PERE E TALEGGIO

Ingredienti:
320 gr di riso Carnaroli
150 gr taleggio
1/2 bicchiere di vino bianco secco
2 pere William
2 porri
brodo vegetale in quantità sufficiente
olio
burro
pepe nero q.b.

Preparazione:
Mettete in una casseruola un pò d'olio insieme a una noce di burro e far soffriggere i porri tagliati a fettine, senza però farli scurire. aggiungere il riso farlo tostare, sfumare con il vino bianco e lasciarlo evaporare.
A questo punto incominciare ad aggiungere il brodo caldo a mestoli, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo  il mestolo successivo quando il riso ha quasi completamente assorbito la quantità di brodo aggiunta precedentemente.
Dopo circa 10 minuti , unire le pere sbucciate e ridotte a dadini . Cuocete per altri 5 minuti e, quasi a fine cottura, aggiungete il taleggio tagliato a pezzetti, mantecare con poco burro e mescolare bene.Spegnete il fuoco e lasciar
riposare un paio di minuti prima di servire con una spolverata di pepe nero.

Il formaggio trova nella frutta il suo alimento complementare, infatti la frutta apporta gli zuccheri praticamente assenti  nei formaggi mentre i sapori sono vicendevolmente esaltati.

venerdì 3 maggio 2013

MENTA: NON SOLO CARAMELLE

                                                         
                                                    MENTA:  NON SOLO CARAMELLE

                                                






Vi consiglio questa bella e fresca frittata con la menta, per chi abita in campagna magari facilmente si trova spontanea nei campi.
Ne esistono varie specie ma sarebbe consigliabile la menta romana dal sapore più mite, mentre la menta piperita ha sapore più aspro.
E' adattissima alla primavera/estate e potete consumarlo con un bel piatto di verdure. La menta,apprezzata sin dal medioevo, stimola la secrezione dei succhi intestinali ed è efficace contro il mal di stomaco.
In questa ricetta è abbinata alle uova e al prezzemolo, depurativo e diuretico.

FRITTATA DI MENTA

Ingredienti:
10 foglie di menta fresca
6 uova
20 gr pane grattuggiato
1 mazzetto di prezzemolo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 pizzico di sale e pepe


PREPARAZIONE:
Lavate ed asciugate le foglie del prezzemolo e della menta e tritatele.sbattete in una terrina
 le uova con il pane grattuggiato e un pizzico di sale e pepe.Unite il prezzemolo e la menta, mescolate
e lasciate riposare per 5 minuti. Mettete l'olio nella padellae quando sarà bollente versatevi il composto.
Fatelo spandere bene sul fondo e lasciatelo cuocere a fuoco moderato fino a che avrà preso colore.
Quindi girate la frittata con l'aiuto di un coperchio, ma non lasciatela cuocere troppo perchè dovrà risultare molto morbida.







La frittata fa parte di quella moltitudine di ricette a base d’uovo diffuse in tutto il mondo. 
Ma se l’abitudine di legare tra loro diversi sapori attraverso le uova è diffusa ovunque, la tradizione delle frittate è nata con ogni probabilità già nell’antichità sulle coste settentrionali del Mar Mediterraneo. Non sarebbe quindi un caso che proprio Francia, Italia e Spagna annoverino alcune varianti di questa pietanza tra le loro ricette tipiche.
In Italia in particolar modo, la frittata può essere considerata quasi un cibo universale: sebbene fosse uno dei cibi tipici dell’alimentazione contadina, infatti, non era raro trovarla sulle tavole nobiliari impreziosita dall’accompagnamento di un qualche ingrediente estremamente costoso.