sabato 1 giugno 2013

L'annuncio di Angelina Jolie sul New York Times

L'annuncio di  Angelina Jolie
sul New York Times 



L'annuncio dell'attrice sul New York Times: "Ho deciso di farmi asportare i due seni perché avevo un gene difettoso, ora il rischio di ammalarmi di cancro è sceso dall' 87% al 5%. Ne parlo perché spero che altre donne possano aver un beneficio dalla mia esperienza"
L'attrice ha spiegato la sua decisione"Mia madre ha combattuto il cancro per un decennio, ed è morta a 56 anni. Io ho un gene difettoso, il Brca1, che aumenta in maniera consistente il rischio di sviluppare il cancro al seno e alle ovaie"

"Una volta che ho saputo quale fosse la mia situazione ho deciso di attivarmi e minimizzare il rischio. Ho fatto prima la mastectomia perché il rischio del cancro al seno era più alto di quello alle ovaie, e l'intervento più complesso", scrive la Jolie. 
Nell'articolo sul New York Times, la Jolie racconta come con i suoi sei figli, tre adottati e tre biologici, parli spesso "della mamma di mamma" e della "malattia che ce l'ha portata via". "I mie figli mi chiedevano se la stessa cosa potesse accadere a me", confessa l'attrice e regista, "e allora ho deciso che loro non dovevano temere di perdere la loro mamma per un cancro al seno". Il passo successivo è stata la decisione di sottoporsi all'intervento di doppia mastectomia preventiva. Un lungo processo, miracolosamente tenuto segreto ai media, cominciato lo scorso febbraio e finito il 27 aprile.










La Jolie si dice anche "fortunata" di avere un compagno come Brad Pitt "che è così amorevole e mi sostiene". "La vita è piena di sfide - conclude l'attrice - , le sfide che non ci devono spaventare sono quelle su cui possiamo intervenire e di cui possiamo assumere il controllo".

martedì 21 maggio 2013

COME CUCINARE GLI SPAGHETTI ALLE VONGOLE





COME CUCINARE GLI SPAGHETTI ALLE VONGOLE







Per quanto riguarda le dosi, lascio la scelta a voi. Generalmente non meno di un chilo 
di vongole per 4 persone

1) Lavate accuratamente le vongole strofinandole una con l'altra in modo da sentire anche se 
   c'è qualche guscio pieno di sabbia. Se avete dei dubbi sbattetele l'una contro l'altra.
   Mettetele in una casseruola, fatele aprire sul fuoco, sgusciatele e lasciatene qualcuna intera
   per decorare. Se ce n'è bisogno filtrate il liquido di cottura (ma se siete state attente 
   nella selezione delle vongole non dovrebbe essercene bisogno)

2) Tritate finemente uno spicchio d'aglio e qualche rametto di prezzemolo,  mettete in una
   padella due/tre cucchiai di olio e fate soffriggere il trito badando a non far bruciare l'aglio.
   La padella dev'essere abbastanza grande da consentire di saltare gli spaghetti a metà
   cottura 

3) Unite le vongole,  un poco di liquido di cottura e un pò di brodo di carne (va bene anche se                
     fatto col dado  granulare), mescolate per far insaporire, aggiungete il pepe (se gradito) ,      
     coprite e spegnete il fuoco

4) Lessate la pasta in acqua salata, a metà cottura scolatela conservando un pò di acqua di
   cottura, mettete in pentola il liquido di cottura delle vongole che vi è rimasto e fatela 
   insaporire per una ventina di secondi badando che non si attacchi sul fondo

5) Versate il tutto nella padella e saltatela a fiamma alta fino al raggiungimento del grado di
   cottura desiderato. Se necessario usate l'acqua della pasta che avete conservato

6) Servite con un filo d'olio,  qualche foglia di prezzemolo e decorate con le vongole che 
     avevate lasciato intere.

    Con questo piatto vi leccherete le dita!!!

mercoledì 15 maggio 2013

COME FARE GLI SPAGHETTI ALLA PAPALINA




Si narra che le Fettuccine alla Papalina siano nate quando il cardinale Eugenio Pacelli, che da li a poco sarebbe diventato Papa Pio XII, chiese al ristorante che forniva i pasti al Vaticano un piatto particolare pur nel rispetto della tradizione culinaria romana. 







Spaghetti alla papalina
Ingredienti:
• 400 gr di spaghetti
• 4 uova
• 1 cipolla
• vino bianco secco
• 80 gr di burro o 40 gr di olio extravergine di oliva(preferibilmente)
• 100 gb di prosciutto cotto
• sale pepe
• parmigiano

Preparazione:

1. Tagliare ad anelli la cipolla in modo molto sottile
2. fare a pezzetti il prosciutto
3. mettere il prosciutto e la cipolla in un tegame con il burro o con l'olio fino a quando non
saranno leggermente dorati
4. versare mezzo bicchiere di vino bianco fin quando evapora
5. In una scodella mettere le uova con 3 cucchiai di parmigiano e pepe abbondante
6. Nel frattempo mettere a cucinare gli spaghetti e unire il tutto( quindi con la salsa d'uovo e il soffritto di prosciutto e cipolla).

giovedì 9 maggio 2013

MATRIMONIO EQUILIBRATO (FORMAGGIO CON LE PERE)










"AL CONTADINO NON FAR SAPERE QUANTO è BUONO IL CACIO CON LE PERE" Chissà quante volte abbiamo sentito questo detto popolare,
 senza conoscerne l'origine. Certo è che le pere sono state a lungo una delikatessen riservata ai signori i quali volendo riservare a sè il delicato frutto, probabilmente non amavano svelarne il ghiotto abbinamento ai contadini, mangiatori del rustico formaggio, per i quali rappresentava una delle poche fonti di proteine animali.
L'abbinamento del dolce-aromatico  con il sapido, però, non è nuovo  nella nostra tradizione gastronomica.
Basti pensare al profumato melone (ma pure ai fichi) sposato al prosciutto crudo,un classico antipasto. 
Nel gioco del gusto infatti, i vari sapori non si sommano semplicemente, ma ciascuno influenza la percezione dell'altro. 
Così il sapore deciso dei formaggi stagionati (dal taleggio, a maturazione breve, al gorgonzola, a maturazione media, 
fino al grana e al pecorino, a maturazione lenta) viene smorzato dalla dolce freschezza della pera (ma anche dell'uva) e,
nello stesso tempo, rinforzato da quella punta di acidità sempre presente nella frutta.
L'apporto glicedico e lipidico del formaggio : l'insieme , con un pezzettino di pane, costituisce  un cibo sano , nutriente e di facile digestione, un ottimo rompidigiuno, con molto più gusto. La pera più adatta per  l'abbinamento col formaggio? Tra tutte, l'acidula Bergamotta, morbida e sugosa.





RISOTTO CON PORRI PERE E TALEGGIO

Ingredienti:
320 gr di riso Carnaroli
150 gr taleggio
1/2 bicchiere di vino bianco secco
2 pere William
2 porri
brodo vegetale in quantità sufficiente
olio
burro
pepe nero q.b.

Preparazione:
Mettete in una casseruola un pò d'olio insieme a una noce di burro e far soffriggere i porri tagliati a fettine, senza però farli scurire. aggiungere il riso farlo tostare, sfumare con il vino bianco e lasciarlo evaporare.
A questo punto incominciare ad aggiungere il brodo caldo a mestoli, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo  il mestolo successivo quando il riso ha quasi completamente assorbito la quantità di brodo aggiunta precedentemente.
Dopo circa 10 minuti , unire le pere sbucciate e ridotte a dadini . Cuocete per altri 5 minuti e, quasi a fine cottura, aggiungete il taleggio tagliato a pezzetti, mantecare con poco burro e mescolare bene.Spegnete il fuoco e lasciar
riposare un paio di minuti prima di servire con una spolverata di pepe nero.

Il formaggio trova nella frutta il suo alimento complementare, infatti la frutta apporta gli zuccheri praticamente assenti  nei formaggi mentre i sapori sono vicendevolmente esaltati.

venerdì 3 maggio 2013

MENTA: NON SOLO CARAMELLE

                                                         
                                                    MENTA:  NON SOLO CARAMELLE

                                                






Vi consiglio questa bella e fresca frittata con la menta, per chi abita in campagna magari facilmente si trova spontanea nei campi.
Ne esistono varie specie ma sarebbe consigliabile la menta romana dal sapore più mite, mentre la menta piperita ha sapore più aspro.
E' adattissima alla primavera/estate e potete consumarlo con un bel piatto di verdure. La menta,apprezzata sin dal medioevo, stimola la secrezione dei succhi intestinali ed è efficace contro il mal di stomaco.
In questa ricetta è abbinata alle uova e al prezzemolo, depurativo e diuretico.

FRITTATA DI MENTA

Ingredienti:
10 foglie di menta fresca
6 uova
20 gr pane grattuggiato
1 mazzetto di prezzemolo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 pizzico di sale e pepe


PREPARAZIONE:
Lavate ed asciugate le foglie del prezzemolo e della menta e tritatele.sbattete in una terrina
 le uova con il pane grattuggiato e un pizzico di sale e pepe.Unite il prezzemolo e la menta, mescolate
e lasciate riposare per 5 minuti. Mettete l'olio nella padellae quando sarà bollente versatevi il composto.
Fatelo spandere bene sul fondo e lasciatelo cuocere a fuoco moderato fino a che avrà preso colore.
Quindi girate la frittata con l'aiuto di un coperchio, ma non lasciatela cuocere troppo perchè dovrà risultare molto morbida.







La frittata fa parte di quella moltitudine di ricette a base d’uovo diffuse in tutto il mondo. 
Ma se l’abitudine di legare tra loro diversi sapori attraverso le uova è diffusa ovunque, la tradizione delle frittate è nata con ogni probabilità già nell’antichità sulle coste settentrionali del Mar Mediterraneo. Non sarebbe quindi un caso che proprio Francia, Italia e Spagna annoverino alcune varianti di questa pietanza tra le loro ricette tipiche.
In Italia in particolar modo, la frittata può essere considerata quasi un cibo universale: sebbene fosse uno dei cibi tipici dell’alimentazione contadina, infatti, non era raro trovarla sulle tavole nobiliari impreziosita dall’accompagnamento di un qualche ingrediente estremamente costoso.






domenica 28 aprile 2013

CONOSCETE LU ZANGONE?



CONOSCETE LU ZANGONE ?










Non so voi ma io di questa pianta ho un ricordo che sono certa sara' condiviso da molti.
Sfido chiunque a che non abbia in tenera età soffiato sui semi del tarassaco, quei bei soffioni 
che volavano nell'aria come piccole eliche.





 Il taràssaco comune è una pianta a fiore appartenente alla famiglia delle Asteracee. L'epiteto specifico ne indica le virtù medicamentose, note fin dall'antichità e sfruttate con l'utilizzo delle sue radici e foglie.





Il tarassaco ha svariati nomi ,che dipendono dalla località in cui cresce:
Dente di leone, Radicchiella, Soffione, Tarassaco Radicchiella,Pisciacane, Piscialletto, Barba del Signore, Ingrassaporci, Cicoria matta, Cicoria selvatica




II tarassaco è il notissimo fiore giallo dei prati, i cui frutti formano il soffione con cui si divertono i bambini. I frutti sono dotati di una corona di peli (pappo), inserita su un lungo peduncolo, che poi diffonde i frutti con il vento come un paracadute. Come droga si impiega la radice contusa insieme con la pianta, Radix Taraxaci cum Herba. La radice è una tipica radice a fittone, che penetra profondamente nel terreno. Ogni giardiniere che tenti di estirparla deve ricorrere alla vanga o meglio ancora a un estirpatore di radici, altrimenti la parte inferiore della radice del tarassaco rimane nel terreno e riemette un nuovo germoglio.






Il tarassaco, o radicchiella (le cui foglie muoiono nel corso dell’inverno per rispuntare a primavera) costituisce una delle insalate primaverili più apprezzate, grazie al sapore amarognolo, ma gradevole e alla ricchezza in vitamine (A e C) e sali minerali. Le foglie sono una verdura da consumare anche cotta, dopo averla lessata. 
Un decotto di radice di dente di leone esercita un’efficace azione diuretica in quanto fornisce all’organismo potassio; con le radici essiccate e tostate si ottiene un succedaneo del caffè, meno gradevole per il palato di quest’ultimo, ma anche meno nocivo al nostro organismo. 



Si consiglia di consumare foglie e radici crude di tarassaco da sole o insieme ad altre verdure, oppure cotte delicatamente a vapore (non cuocere in acqua e poi gettare l’acqua di cottura: si perderebbe la maggior parte dei principi attivi).



                                                           INSALATA PRIMAVERILE


Ingredienti
• 1 mazzetto di foglie tenere di tarassaco
• 2 cespi di lattuga
• 1 mazzetto di ravanelli rossi
• 1/2 spicchio d’aglio
• 2 uova sode
• 250 g di formaggio Emmenthal
• olio extra vergine di oliva
• succo di limone.
• sale e pepe q.b.
Preparazione
Lavate ed asciugate le foglie di tarassaco e la lattuga,
tagliatele poi a striscioline sottili. Lavate ed asciugate i
ravanelli, eliminando solo le foglie più grosse e coriacee. In una ciotola condite tutto con l’aglio tritato, l’olio,
il sale, il pepe e il limone quanto basta.
Decorate con le uova sode tagliate a fette e il formaggio tagliato a cubetti





martedì 23 aprile 2013

UN TESORO SULLE NOSTRE TAVOLE : L 'OLIO DI OLIVA



UN TESORO SULLE NOSTRE TAVOLE : 
L'OLIO DI OLIVA 





Da parecchi anni ho cambiato l'abitudine di usare sempre il burro in cucina e l'ho sostituito alla grande con l'olio extravergine, 
Vi assicuro che mi son trovata benissimo anche in preparazioni dove non avrei mai pensato di poterlo usare.


Lo dicono i medici americani,salutisti quanto pochi altri, la dieta mediterranea è la più sana,equilibrata e completa al mondo.
L'olio di oliva è il condimento principe della dieta mediterranea ed è quindi il più idoneo per una nutrizione rispettosa della salute dei consumatori.


LA SALUTE IN TAVOLA

L'olio d'oliva,in particolare l'extravergine, è consigliato da medici e dietologi per le sue qualità nutritive energetiche e terapeutiche.
L'olio di oliva è utilizzato soprattutto in cucina, principalmente nelle varietà extravergine e vergine, per condire insalate, insaporire vari alimenti,
 conservare verdure in barattolo. Il suo elevato punto di fumo lo rende molto adatto per le fritture. È consigliato il suo uso per la ricchezza
 di acidi grassi monoinsaturi. Ha delle capacità benefiche grazie alla presenza di sostanze antiossidanti (fenoli e tocoferoli)
l'olio di oliva infatti protegge le arterie, regola il livello del colesterolo nel sangue, previene la formazione di calcoli biliari, ha un'ottima digeribilità e velocità di assorbimento.Inoltre  è meno sensibile alle alte temperature rispetto ad altri oli, quindi è più adatto per friggere i cibi.
La maggior produzione di olio di oliva si ha nei paesi del bacino mediterraneo: nell'ordine Italia, Spagna, Grecia, Turchia che forniscono oltre il 90% della produzione mondiale.